Nell'ambito della riapertura della Civica Pinacoteca il Guercino di Cento (FE), sottoposta ad importanti lavori di restauro a seguito del sisma dell'Emilia, fino al 17 marzo 2024 la sala dedicata alle mostre temporanee ospita Ritratto in due tempi, un focus sul tema del ritratto con capolavori del Seicento emiliano e opere inedite dell'artista contemporaneo Nicola Samorì.
L'esposizione, promossa dalla Civica Pinacoteca il Guercino in collaborazione con Ossimoro Galleria d'Arte di Spilamberto (MO), è curata da Massimo Pulini, storico dell'arte e docente di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nella sede museale che ospita il maggior numero di opere del Guercino al mondo, viene allestito un percorso singolare e molteplice che trae avvio proprio da un'opera di Giovan Francesco Barbieri (Cento, 1591 - Bologna, 1666) – il Ritratto di frate cappuccino che, in coincidenza con la riapertura della Pinacoteca di Cento, viene ricondotto alla mano del Guercino – e prosegue con il Ritratto di Alessandro Tassoni di Simone Cantarini (Pesaro, 1612 - Verona, 1648), che permette di recuperare una intensa e raffinatissima effigie del letterato modenese, autore del poema tragicomico La secchia rapita.
A partire da queste opere di antichi maestri, tra fugacità di sguardi e provvisorietà dei gesti, si sviluppa la ricerca di Nicola Samorì (Forlì, 1977), le cui quattro opere inedite qui esposte derivano dallo studio del Guercino e da un'assidua frequentazione dell'opera di Cantarini, che per un mese ha “abitato” il suo laboratorio di Bagnacavallo.
«Una serie di piccoli dipinti su pietra, su onice, ci parlano di sguardi e ferite, di stratificazione del tempo e dei tempi», scrive il curatore Massimo Pulini. «Il tempo della natura e quello dell'arte, delle materie e dell'intelletto, degli strumenti e delle parvenze. Occhi che sfuggono rifugiandosi a milioni di anni di distanza da noi, precipitando dentro ai geodi che si sono formati nel cuore di una montagna. Ferite che preesistono dunque al prezioso dramma al quale alludono e la pittura, che viene cucita attorno a quegli abissi microscopici, diviene una sutura del tempo, anziché una deturpazione; un atto d'amore invece di un'offesa. Le opere di Nicola Samorì hanno la straordinaria forza di convertire. Convertono e allo stesso tempo pongono domande che non avranno risposte. Aporie appunto, come d'altro canto sono gli atti di fede, non dissimili da quelli che esigevano Borges e Paolini».
«L'idea di questa mostra – dichiara Sergio Bianchi, titolare di Ossimoro Galleria d'Arte – parte dal desiderio di far dialogare l'arte antica con il contemporaneo, come indica il nome della Galleria. Grazie al contributo fondamentale di Massimo Pulini e di Lorenzo Lorenzini, che curarono il catalogo dell'esposizione dedicata al
Ritratto di Alessandro Tassoni presso il Museo Civico di Rimini nell'estate del 2021, ed alla generosa disponibilità di Nicola Samorì, che ha creduto nel progetto, è stato possibile realizzare questa preziosa mostra, in cui un maestro contemporaneo si confronta con due antichi maestri, annullando il divario temporale».
Nel corso della mostra sarà presentato un volume dedicato al progetto.
Ritratto in due tempiNicola Samorì alla Pinacoteca di Cento tra Guercino e Cantarini a cura di Massimo Pulini
Civica Pinacoteca il Guercino
Via Giacomo Matteotti 16, Cento (FE)
25 novembre 2023 – 17 marzo 2024
Orari: da mercoledì a domenica e festivi 10.00-18.00
Ingresso gratuito fino al 31 dicembre 2023
Dal 1 gennaio 2024 ingresso intero Euro 8, disponibili riduzioni e gratuità
Per informazioni:
www.civicapinacotecailguercino.it www.ossimoro.com SCARICA IL PRESS KIT