Nell'ambito della mostra “
Gradazioni di luce. Geografie di sguardi tra storia e contemporaneità”, in programma fino al 19 gennaio 2020 presso la Fondazione Dino Zoli di Forlì, sabato 11 gennaio 2020, alle ore 18.00, si terrà una conversazione aperta al pubblico con gli artisti Luca Marianaccio e Lucrezia Roda.
Un viaggio attraverso le voci dei protagonisti del progetto fotografico, che permetterà di entrare nei luoghi ritratti analizzandoli attraverso i tratti storico artistici, la poetica degli autori e i dettagli tecnici dei cantieri illuministici della DZ Engineering.
La terza tappa ci farà conoscere un sito Patrimonio dell’Unesco dal 1996, Castel del Monte in Puglia, e luoghi industriali come il Polo Chimico di Ferrara o il Porto di Ravenna attraverso gli scatti di Luca Marianaccio e Lucrezia Roda.
Le fotografie di Luca Marianaccio sono caratterizzate da una narrazione intensa e concentrata, composta da frammenti visivi essenziali e serrati che si relazionano e si connettono gli uni agli altri in modo puntuale e al contempo inatteso. L’opera finale non è più per lui l’immagine singola, ma un insieme di tasselli dinamicamente in dialogo tra loro che s’impongono alla vista con forza enigmatica. Un dialogo che il fotografo costruisce anche tra le sue due ricerche. Seppur basate su siti in apparenza antitetici – uno storico (Castel del Monte) e l’altro agonistico (il circuito di Vallelunga) – entrambi sono infatti dei punti “di concentrazione” all’interno di una natura e di un ambiente che li accoglie.
Lucrezia Roda, invece, punta sull’intensità di immagini singole in cui ogni fotografia trasforma il paesaggio industriale in un universo quasi surreale e misterioso, e gli edifici in presenze vitali, cariche di energia o di un’aura a volte inquietante. Un mistero sottolineato dalle luci della notte e del crepuscolo, che permettono ai suoi “personaggi” di emergere luminosi nell’oscurità, di stagliarsi contro il blu del cielo per stupirci con le loro forme e la loro forza.
Luca Marianaccio (Agnone, 1986) vive e lavora a Pescara. Nel 2016 è tra i vincitori del XVIII Premio Aldo Nascimben di Treviso. Il suo libro Spin-off (Design and Editing: Kaspar Hauser, 2017) nel 2018 ottiene una menzione speciale al Premio Marco Bastianelli di Roma e all’Unveil’d Photobook Award di Londra. Il suo lavoro 404 Not Found è stato premiato ed esposto al Riaperture Fotofestival di Ferrara, al Premio Giovane Artisti della Galleria San Fedele di Milano (entrambi nel 2018) e Fotografia Europea di Reggio Emilia (2019). È tra i vincitori dell’ Unpublished Photo 2019 della galleria 29 Arts in Progress di Milano.
Lucrezia Roda (Erba, 1992) inaugura nel 2016 la sua prima mostra personale con “STEEL-LIFE”, una ricerca sul mondo dell'industria metalmeccanica e del metallo come materia in trasformazione, che prosegue nel 2018 con “ABOUT METAL (about me)”, progetto composto da video, testi ed immagini. Espone a MIA Photo Fair (Milano) ed è una delle vincitrici del premio RaM Sarteano (2018). Nel 2018 entra tra i finalisti del premio Arteam Cup. Nel 2019 le viene assegnato il “Premio AIF 2019 - Nuova Fotografia”, attribuito da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging - a un autore emergente. Sempre nel 2019 partecipa alla bipersonale (con Gianluca Patti) Dialoghi in superficie, a cura di Livia Savorelli, Palazzo del Parco, Diano Marina (IM) e ha la mostra personale "STEEL-LIFE, la Materia Immortale", a cura di Luigi Erba e Barbara Cattaneo, Torre Viscontea, Lecco.
La mostra, curata da Gigliola Foschi e Nadia Stefanel, è aperta al pubblico da martedì a giovedì ore 9.30-12.30, da venerdì a domenica ore 9.30-12.30 e 16.30-19.30, chiuso il lunedì. Ingresso libero.
Per informazioni: DZ Engineering (tel. +39 0543 1917350, www.dz-e.com); Fondazione Dino Zoli (tel. +39 0543 755770,
info@fondazionedinozoli.com,
www.fondazionedinozoli.com).