Il Circolo degli Artisti di Albissola Marina (SV) presenta, dal 7 al 22 marzo 2020, il "Diario di pittura" dell'artista emiliano Marino Iotti. L'esposizione, che sarà inaugurata sabato 7 marzo alle ore 17.00, raccoglie una selezione di opere recenti su tela, diversi lavori a tecnica mista su carta della serie dei "Taccuini" e alcune sculture / assemblaggi lignei.
«Marino Iotti – scrive Elisa Mezzetti – lavora pazientemente sulle superfici utilizzando la ricchezza e, insieme, la povertà dei materiali che lo circondano: tubetti di colore, tele grezze, carte, pigmenti, pezzetti di legno che convivono all’interno di una ritmicità poetica, fatta di graffi e segni che si affiancano a spazi di silenzio. Le superfici acquistano, così, profondità e ombre finora sconosciute, veri e propri bassorilievi che si offrono all’osservatore come timide note di liriche melodie, affreschi di un mondo sospeso tra il reale e il fantastico. Questi ultimi lavori in particolare, tutti realizzati tra il 2018 e i primi mesi del 2020, si caratterizzano per una nuova cifra stilistica che, pur mantenendosi coerente e vicina alla poetica precedente, si assottiglia, si pulisce, fino ad arrivare ad un linguaggio più sintetico e minimale, caratterizzato da un profondo equilibrio compositivo. Iotti lavora da sempre sui contrasti, sulla contrapposizione di colori e materiali, superfici e materia. Si tratta di un modo di procedere lento, riflessivo, fatto di pause e silenzi, osservazione della realtà ed ascolto della propria interiorità. È la rappresentazione della pittura attraverso le sue molteplici forme. Quello che l’artista compie è un viaggio che parte da molto lontano e arriva nel presente e qui si radica e si esprime; Iotti conosce bene, infatti, le forme e i linguaggi dell’arte e li utilizza secondo una sensibilità del tutto personale e soggettiva. Nelle sue opere si percepisce chiaramente una varietà compositiva che denota una grande ricchezza d’espressione e una profonda capacità comunicativa. Ritornano spesso forme stilizzate, fiori, alberi, foglie, elementi spontanei di una scrittura automatica che l’artista riporta istintivamente sulla tela. Non si tratta però di paesaggi naturali o di contesti naturalistici, sono piuttosto forme della pittura, gesti simbolici che diventano elementi narrativi frutto di una sospensione spaziotemporale che punta a valorizzare l’esistente togliendo il superfluo. È l’artista stesso che sente il bisogno di esprimersi attraverso gesti e segni più lineari, sintetici, essenziali, per arrivare ad un’armonia complessiva al cui interno però continuiamo a ritrovare contrasti e contrapposizioni. Ogni opera richiede, quindi, un’osservazione paziente e generosa, un soffermarsi sui singoli particolari i quali, segni di un più complesso alfabeto pittorico, compongono narrativamente intrecci di storie diverse, che da personali diventano collettive. Marino non inventa nulla, semplicemente vuole “parlare” della pittura, l’unica vera ispiratrice dei suoi lavori, contenuto e matrice di tutta la sua arte, linguaggio universale che, attraverso l’interpretazione dell’artista, diventa attuale. Da una parte l’artista lavora sulla monocromia dei colori e dall’altra sulle eterogenee possibilità compositive dei materiali fino ad arrivare a vere e proprie sculture all’interno della superficie pittorica. Qui Iotti si allontana decisamente dalla bidimensionalità che caratterizzava i suoi precedenti lavori per arrivare ad una sorta di tridimensionalità dell’opera pittorica. Monocromi ed elementi scultorei convivono insieme sulla tela in modo equilibrato ed essenziale, note diverse di una stessa composizione musicale, frammenti di un discorso poetico che parte e ritorna sempre alla pittura».
Marino Iotti è nato a Reggio Emilia nel 1954, vive e lavora a Scandiano di Reggio Emilia. Sue personali si sono tenute in Italia e all’estero. È presente in collezioni private e musei italiani. Claudio Cerritelli, Achille Bonito Oliva, Bruno Bandini, Sandro Parmiggiani, Giuseppe Berti e Massimo Mussini sono alcuni dei critici che si sono occupati del suo lavoro. |