Sono Yusra e Sarah Mardini, Alganesh Fessaha e Maria Bertolini Fioroni le prime quattro giuste a essere ricordate nel Giardino dei Giusti di Reggio Emilia, che sarà inaugurato al parco Santa Maria – nella zona tra via Roma e via Caduti per Servizio – il prossimo 16 marzo. A tenerne viva la memoria sarà “Artboreto”, un’installazione artistica realizzata da Antonella De Nisco, Fabio Iemmi e Oscar Accorsi e progettata dall’architetto Giorgio Teggi.
Le tre opere installative sono ispirate ai temi della natura e saranno “piantumate” nel parco. Il progetto, promosso dall’Associazione Via Roma Zero APS e voluto dall’Amministrazione Comunale, Assessorato Politiche Sostenibilità, è stato presentato alla stampa nel corso di una conferenza tenutasi nella Sala del Tricolore il 6 marzo 2024, Giornata Europea dei Giusti.
L’associazione GARIWO (Gardens of the Righteous Worldwide), con sede a Milano, è una realtà che ha diffusione internazionale e la cui finalità è quella di celebrare e ricordare le figure dei Giusti attraverso la realizzazione di giardini che nel mondo ne onorino ed evochino la memoria.
I Giardini dei Giusti hanno il compito di presentare all’opinione pubblica gli esempi di quante e quanti, mettendo a rischio la vita, la carriera, le amicizie, sono stati capaci di preservare i valori umani di fronte a leggi ingiuste o all’indifferenza della società.
Il Giardino dei Giusti di Reggio Emilia si distingue dalla prassi celebrativa e progettuale dei giardini promossi da GARIWO, che prevedono la piantumazione di essenze arboree dedicate nominalmente a persone giuste, integrando il giardino con opere d’arte che abbiano rimandi con elementi naturali.
"Artboreto" è il nome del progetto redatto dall’architetto Giorgio Teggi, che ha orientato la realizzazione del giardino nel connubio serrato tra arte e natura, prevedendo la collocazione di opere in permanenza.
Antonella De Nisco interverrà con l’opera-ricordo “ENDICE” (cosa serbata per segno) che allude al tronco dell’albero, con i rami sostituiti da un grande megafono, attraverso il quale pronunciare parole e guardare il cielo.
Oscar Accorsi con “Va e prendi il vento” innesta nel giardino un germoglio metallico con parti mobili come ali o petali in base al vento che potranno emettere sonorità, clangori, echi di voci lontane.
Fabio Iemmi con l’opera “leggero pesante”, realizzata in metalplaxite su basamento litico, e ispirata a codici dal rimando fitomorfo, dialogo tra natura, architettura, arte.
Il Giardino dei Giusti ha sede nel Parco Santa Maria di Reggio Emila e sarà inaugurato sabato 16 marzo 2024 alle ore 15.00.
Per approfondimenti: www.antonelladenisco.it, www.oscaraccorsi.com, www.fabioiemmi.it. |