Indirizzo |
Via Roma, 60
Longarone (BL) |
Sede |
Palazzo Mazzolà |
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Visioni di una Apocalisse - Stefano Grasselli |
Da Sabato 2 aprile 2016 a Giovedi 21 aprile 2016
| Palazzo Mazzolà | Longarone (BL) |
“Visioni di una Apocalisse” di Stefano Grasselli dal 2 al 21 aprile 2016 presso la sede municipale di Palazzo Mazzolà a Longarone (BL). La mostra, che sarà inaugurata sabato 2 aprile alle ore 17.30, è dedicata alla tragedia del Vajont. Il percorso espositivo comprende prevalentemente dipinti, ma anche alcune sculture ed incisioni. Il progetto nasce dalla collaborazione tra ALI – Associazione Liberi Incisori di Bologna, le Istituzioni museali di San Pietro in Casale (BO) e le Istituzioni di Longarone, poiché, all’epoca del tragico evento, anche la località di San Pietro in Casale ebbe, purtroppo, quattro vittime.
Spiega l’artista: «Le motivazioni riguardanti la mia ricerca artistica sulla tragedia del Vajont risalgono alla mia infanzia, alla fine degli anni ’60, quando mio padre, vigile del fuoco, mi raccontava le testimonianze di alcuni suoi colleghi che avevano prestato soccorso sui luoghi del disastro. La mia sensibilità ne rimase profondamente colpita e turbata e con il tempo è divenuta una sorta di tragica ossessione. Ricordo ancora negli anni ‘70 una trasmissione televisiva riguardante il Vajont: in particolare una lenta e frontale ripresa della diga vista dalla parte esterna rivolta verso Longarone. Un lungo impressionante imbuto di cemento che sembrava non finire mai. La mia immaginazione corse subito a quell’immensa massa d’acqua che veniva tenuta ferma al di là dello sbarramento e cercavo di immedesimarmi nello stato d’animo degli abitanti, soprattutto quelli di Longarone, che si trovavano costretti di fronte a una simile situazione da far rabbrividire. Le immagini della tragedia, a dir poco sconvolgenti, non si cancellarono più dalla mia memoria, anche perché a provocare ciò fu, come accade spesso, l’assurda onnipotente presunzione umana. Un’enorme mostruosa massa d’acqua, roccia, fango improvvisamente spazzava via bellissime valli, ridenti paesi, abitati da gente umile e semplice. Una prima volta passai da Longarone negli anni ‘70 con i miei genitori in occasione di una visita estiva. Negli anni ‘90 ebbi l’occasione di ritornarci, impegnato in Cadore nella sistemazione e decorazione di un albergo. Lassù chiedevo spesso alla gente informazioni sulla vicenda del Vajont e mi raccontavano diversi impressionanti aneddoti, finché una festività volli andare a visitare quei luoghi e scesi da San Vito di Cadore a Longarone e poi su alla diga. Ne fui profondamente colpito: la visione della gigantesca frana del monte Toc, che sembrava come segato da una gigantesca lama e, sulla sponda opposta, il paesino di Casso a ridosso dell’alto potente sprone roccioso, dove in un primo momento era arrivata l’ondata. Tutto ciò toglieva il fiato e fui preso da una strana sensazione di ansia ed inquietudine, così la mia immaginazione correva, correva a quegli istanti fatali. Di recente visionando filmati su YouTube me ne sono rimasti impressi diversi riguardanti testimonianze di persone sopravvissute. In particolare un’anziana signora ricordava che pochi giorni prima della tragedia si erano notati strani atteggiamenti di alcuni animali, soprattutto caprioli, colti in una sorta di insolita migrazione. Il racconto che mi ha colpito maggiormente riguardava alcuni uccellini che mordevano la gabbia nella quale erano rinchiusi. Ho voluto quindi realizzare queste opere per rendere, secondo un mio modo di vedere e di sentire, quello spaventoso evento. Mi sono impegnato da diverso tempo nella realizzazione di queste opere e un mio grande desiderio sarebbe di poterle esporre per la prima volta a Longarone».
Le opere saranno esposte nel mese di maggio presso la sede museale di Casa Fraboni di San Pietro in Casale (BO). Sono, inoltre, in fase di definizione ulteriori eventi espositivi.
La mostra è visitabile fino al 21 aprile 2016, lunedì, mercoledì e giovedì ore 8.30-13.00 e 15.00-18.00, martedì e venerdì ore 8.30-13.00, sabato ore 9.00-12.00. Ingresso libero. Per contattare Stefano Grasselli: grassellistefano@inwind.it.
Tags Stefano Grasselli
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Galleria Fotografica |
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Stefano Grasselli, Dopo il passaggio dell'Apocalittica ondata, 2000, olio su tela, cm. 100x150 |
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Stefano Grasselli, Dopo il passaggio dell'Apocalittica ondata, 2000, olio su tela, cm. 100x150 |
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Stefano Grasselli, La gigantesca mostruosa ondata, 2000, olio su tela, cm. 100x150 |
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Stefano Grasselli, La gigantesca mostruosa ondata, 2000, olio su tela, cm. 100x150 |
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