È lo scultore Michelangelo Galliani, titolare della cattedra di Tecniche del Marmo e delle Pietre dure presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino, il vincitore del Franco Cuomo International Award per l'Arte 2019.
Michelangelo Galliani tratta la scultura quasi come un progetto di design e lavora in maniera unica la materia plasmando dal marmo e dal piombo forme di straordinaria modernità. La sua esperienza creativa rinvia, in primo luogo, a una idealità artistico-estetica che incorpora la relazione con l’arte del passato, fonte di continua ispirazione, ma anche il senso antropologico e storico-esistenziale della presenza dell’uomo e del suo destino nel mondo. La sua energia artistica e vitale si estrinseca, pertanto, in un’arte basata su una dinamica plastico-simbolica, di impianto figurale, che si proietta sul versante della metamorfosi e della trasformazione organica, colta nelle sue angolature, scorci e parzialità visive: tutte espressioni della sua sensibilità verso il mondo moderno e i suoi problemi, frutto delle stratificazioni del tempo e della storia.
«È un onore – dichiara Michelangelo Galliani – ricevere il Franco Cuomo International Award. Un artista si trova sempre combattuto tra il desiderio di ricevere un riconoscimento per il proprio lavoro e la convinzione che, tuttavia, i premi non costituiscano un punto di arrivo, ma lo stimolo per nuove ricerche. Infine il disagio di non considerarsi mai veramente all’altezza. Fino ad ora, fino a questo premio che arriva così inaspettato, ma che considero davvero importante. È arrivato grazie ad una candidatura di cui non ero al corrente, che ha superato le prove – anche difficili – di una così intensa competizione. E quindi una sensazione strana: l’orgoglio, ma anche la convinzione di dover fare ancora tanto per meritarmelo…».
Nato a Montecchio Emilia (RE) nel 1975, Michelangelo Galliani si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nella seconda metà degli anni Novanta inaugura un’intensa attività espositiva che lo porta a presentare le proprie opere in Italia e all'estero. Tra le recenti mostre personali si segnalano: “Marmo solo vol. 2” (Galleria Giovanni Bonelli, Milano, 2015), “La Matrice dell’Inganno” (Roomberg project space, Latina, 2016), “Di luce d’oro” (Galerie Isabelle Lesmeister, Regensburg, 2017), “Icons” (Galleria Il Pomo da DaMo, Imola, 2017), “The Stone Age” (Galleria Contini artUK, Londra, 2017), “Tree” (Università Roma tre, Roma, 2018, opere in permanenza), “Rebvs vitae” (Green house, La Versiliana, Pietrasanta, 2018), “La Via D’Oro” (Galleria d’arte contemporanea, Palazzo Ducale, Pavullo nel Frignano, 2019), “Sensitive Surfaces” (ContiniContemporary, Londra, 2019). Dal 2017 è rappresentato dalla Galleria ContiniContemporary di Londra. Dal 2008 è titolare della cattedra di Tecniche del Marmo e delle Pietre dure presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 4 dicembre 2019 nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma.
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