Lunedì 9 maggio 2016 il pianeta Mercurio è apparso sul nostro cielo, rubando per ben sette ore la scena alla stella più luminosa del firmamento, il Sole. Per gli appassionati di astronomia è stato l’evento più atteso dell’anno. Si tratta, infatti, di un fenomeno non molto frequente che avviene 13 o 14 volte in un secolo. Il disco del pianeta si è presentato come una piccola “macchia” perfettamente tonda che si è stagliata sulla superficie del Sole dalle 13.12 alle 20.42. Date le piccole dimensioni di Mercurio, il transito non è stato visibile ad occhio nudo, ma solo utilizzando binocoli o telescopi dotati di filtro solare.

Oltre cento anni fa Giacomo Balla realizza numerose opere sul tema, tra cui “Mercurio transita davanti al Sole”, dipinto di grandi dimensioni che rappresenta l'esito finale di studi compiuti in seguito all’osservazione di un'eclisse solare parziale, dovuta al passaggio del pianeta Mercurio il 7 novembre 1914. Nella carta, conservata alla Collezione Peggy Guggenheim dii Venezia, l’eclisse occupa la sezione centrale superiore del dipinto, dove un piccolo cerchio, Mercurio, interseca una circonferenza più grande, il Sole. I triangoli bianchi e il cono verde rappresentano effetti retinici del colore, sperimentati da Balla guardando attraverso il telescopio.

Chissà se anche quest’anno l’evento è stato o sarà immortalato da grandi artisti...

(Federica Pignata)